La piramide di Carroll

Carroll, ad oggi professore Emerito e Direttore del Nonprofit Program and Community Service Program s200_archie.carroll
nel Terry College of Business presso l’Università della Georgia, USA, dove insegna dal 1972,
è stato il primo a introdurre il tema della responsabilità sociale d’impresa nelle teorie di management (1979).

 

L’autore, concentrandosi sulla classificazione delle relazioni che possono intercorrere tra impresa e società, ha teorizzato la «piramide della Corporate Social Responsibility», così presentata:

slide_33

 

Alla base troviamo la responsabilità economica, che permette agli stakeholder primari o ai soggetti di istituto di avere remunerazioni in equilibrio rispetto ai contributi; così facendo non si corre il rischio che gli stessi percepiscano nessun rendimento e abbandonino l’azienda. Al contempo si richiede alle imprese di produrre beni e servizi vendendoli alla società ad un prezzo equo.

Al gradino successivo troviamo la responsabilità legale, che consiste sostanzialmente nel rispetto totale e assoluto della legislazione dei paesi in cui opera l’azienda, in quanto frutto di scelte comuni.

Più vicino al vertice troviamo la responsabilità etica, dove l’impresa s’impegna nell’accettazione dei bisogni emergenti della società, e s’impone comportamenti etici in maniera volontaria.

Infine, al vertice, troviamo la responsabilità filantropica, aspetto del tutto discrezionale e liberamente scelto dalle aziende. Essa consiste in una responsabilità nei confronti della società che va oltre le questioni commerciali, economiche e d’impresa e prevede elargizioni liberali, investimenti nella comunità, ecc..

responsabilitàsociale

In conclusione si considerano i primi due livelli necessari, il terzo atteso dalla comunità, mentre il livello filantropico risulta essere una responsabilità discrezionale.
Con questa piramide Carroll introduce per la prima volta i concetti di volontarietà e discrezionalità nelle attività filantropiche, pertanto risulta essere una novità assoluta per il campo di studi che in quegli anni si stava evolvendo.

 

Fonte: F.Bandini, G.Ambrosio “Profit-non profit una partnership di valore”
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8 commenti

Archiviato in Pillole di storia

8 risposte a “La piramide di Carroll

  1. Pingback: Dal paradigma delle 4P al marketing sociale | VENDITA ED ETICA

  2. lamar mouzul

    molto interesssante, ho un dubbio su questo:
    To be profitable: DO WHAT IS REQUIRED BY CAPITALISM
    responsabilità di natura economica creazione di valore = profitto per gli azionisti,
    ma anche beni e servizi per il mercato.
    Obey the law: DO WHAT IS REQUIRED BY STAKEHOLDERS
    responsabilità legali = le imprese devono rispettare le normative esistenti che definiscono le
    modalità di funzionamento dei sistemi collettivi e dei sistemi economici nei quali le singole realtà
    operano.
    Be ethical: DO WHAT IS EXPECTED BY STAKEHOLDERS
    responsabilità etiche legate ai valori e al senso di equità, giustizia e imparzialità dell’impresa:
    sono oggetto di riflessioni da parte della singola realtà aziendale e possono declinarsi
    diversamente in relazione alla specifica realtà e al contesto di riferimento (ad esempio, per
    caratteristiche storiche, politiche, culturali e così via).
    Be a good corporate: DO WHAT IS DESIRED BY STAKEHOLDERS
    responsabilità di natura filantropica o discrezionali = scelte volontarie dell’impresa a favore della
    comunità, dei dipendenti …
    shish?

  3. enrico bucchi

    Ciao michela sto lavorando ad una tesi sulla CSR, ti posso contattare via mail?

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